Il Policlinico Città di Udine rinnova la Cardiologia

Il futuro della cardiologia è fatto di tecnologia all’avanguardia, approccio multidisciplinare e lavoro in team di specialisti che seguono il paziente in ogni fase del percorso diagnostico e terapeutico con l’obiettivo della massima personalizzazione delle cure.
 
È il metodo che adotta il nuovo servizio di cardiologia del Policlinico Città di Udine di cui sono stati recentemente rinnovati sia gli ambienti e gli ambulatori (al piano terra del Polo 1 di viale Venezia) sia l’intera dotazione tecnologica con l’acquisto di strumentazione di altissimo livello. A coordinare il team, formato da cinque medici, è il dottor Giorgio Faganello, specializzato in cardiologia con un particolare interesse per la diagnostica strumentale non invasiva.
 
Accanto ai tradizionali elettrocardiogrammi a riposo e dinamico delle 24 ore (Holter ECG a 3 derivazioni) ed ecocardiogramma colordoppler a riposo, l’offerta diagnostica è stata implementata dall’ecostress fisico e l’ecostress farmacologico, l’elettrocardiogramma dinamico delle 24 ore (ECG a 12 derivazioni) e l’ecocardiogramma transesofageo (TEE).
 
“Al Policlinico – spiega il dottor Faganello – l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione permette un approccio integrato e multidisciplinare al paziente con tempistiche più rapide sia nella diagnosi che nella cura. La possibilità dell’eseguire un iter diagnostico nello stesso centro e sotto la supervisione di competenze multispecialistiche, minimizza gli spostamenti del paziente in centri differenti, evitando potenziali ritardi”.
 
L’ecostress, basato sullo sforzo fisico (pedalando su lettoergometro in posizione supina) o indotto da farmaco (Dobutamina), è un esame che permette di diagnosticare la patologia coronarica poiché, durante lo stesso esame, il paziente viene monitorizzato sia con l’elettrocardiogramma che con l’ecocardiogramma. L’utilizzo della duplice metodica, infatti, aumenta la sensibilità e la specificità del test facendo emergere la presenza di un’eventuale coronaropatia non evidente con l’utilizzo isolato dell’elettrocardiogramma (falso negativo).   
L’ecocardiogramma transesofageo, invece, è un esame ecocardiografico di altissima specialità che permette di eseguire lo studio sia morfologico che funzionale delle camere e delle cardiache, tramite l’introduzione di una sonda ad ultrasuoni nell’esofago del paziente.
 
La sinergia interdisciplinare riguarda in particolare il servizio di radiologia dove è possibile eseguire la Risonanza Magnetica Cardiaca (RMC), un esame innovativo e non invasivo che ottiene immagini dettagliate del cuore e dei vasi sanguigni, come spiega il dottor Gianluca Piccoli, responsabile di diagnostica per immagini del Gruppo Policlinico, specializzato in radiodiagnostica e cardiologia: “la RMC permette di visualizzare la struttura del cuore e di analizzarne il funzionamento durante il battito e in condizioni di stress, identificando patologie come cardiomiopatie, ischemie, infiammazioni e anomalie congenite.”
Condividi questa pagina su:
Redazione
Redazione

Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente.
Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

Articoli: 24