Udine. Autista donna minacciata con una lametta dai soliti “maranza”

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Una nuova, inquietante ondata di violenza ha colpito il cuore della città di Udine, dove si sono verificati due gravi episodi di aggressione ai danni di personale dei trasporti pubblici: due autisti e due controllori, colpevoli soltanto di svolgere il proprio lavoro con serietà e rispetto delle regole.

Nel primo caso, un autista è stato aggredito da un passeggero che, rifiutandosi di mostrare il titolo di viaggio come previsto dal regolamento, ha reagito lanciandogli addosso una bottiglia di birra. Un gesto tanto assurdo quanto pericoloso, che ha trasformato un normale controllo in una scena di violenza gratuita.

Poco dopo si è verificato un secondo episodio ancora più grave, un’autista donna è stata minacciata con una lametta da un individuo, anch’egli fermato per un controllo, sembra in questo caso trattasi di un italiano. Dalle notizie frammentarie arrivate sembra che l’autista abbia dovuto usare uno spray al peperoncino per difendersi.

Secondo le prime ricostruzioni, gli aggressori alla stazione delle Corriere, sarebbero gruppi di giovani, in gran parte minorenni, appartenenti a famiglie immigrate di seconda generazione, già noti alle forze dell’ordine per comportamenti provocatori e violenti.

La città è stanca, e lo gridano forte i lavoratori e i cittadini: «Chi aggredisce lavoratori onesti, chi semina paura e disprezza le regole, non può e non deve trovare alcuna giustificazione», si legge in un comunicato che denuncia apertamente la situazione.

Nel mirino anche chi, secondo l’autore del comunicato, tende a minimizzare il problema: «Mentre la sinistra giustifica sempre, minimizza e cerca alibi culturali o sociali, noi riteniamo che chi non rispetta le leggi e rifiuta ogni forma di integrazione debba essere allontanato. La legalità non è negoziabile. Il tempo della tolleranza illimitata è finito».

La tensione a Udine è palpabile. L’episodio della lametta ha rappresentato un punto di rottura: ora si invocano maggiori controlli, più sicurezza e tutele concrete per chi, ogni giorno, garantisce un servizio essenziale per la comunità. Le istituzioni locali sono chiamate a rispondere con fermezza, per evitare che episodi simili si ripetano.

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Redazione
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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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