
Raccolte 960 firme contro l’impianto a biometano di Pagnacco
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Il Comitato “No Biometano a Pagnacco” comunica di aver raccolto 960 firme cartacee valide in poco più di una settimana. Invita la popolazione a conoscere la problematica e a firmare la petizione dal vivo presso numerose attività aderenti a Pagnacco, Colloredo, Tricesimo e Tavagnacco (elenco in aggiornamento su sito e gruppo Facebook).
Possono firmare i cittadini italiani residenti in Friuli-Venezia Giulia, secondo le indicazioni regionali.
Sono in preparazione una serata informativa a fine agosto e banchetti durante eventi pubblici e sagre, a conferma di una mobilitazione in crescita.
Nella riunione pubblica di martedì 5 agosto, promossa dall’Amministrazione comunale e alla quale hanno partecipato oltre 200 persone, la sindaca Laura Sandruvi ha confermato la contrarietà del Comune al sito individuato; due assessori
hanno illustrato le principali criticità di viabilità e di tutela paesaggistica.
Il Comitato registra il sostegno del Presidente della Comunità Collinare del Friuli (di cui Pagnacco fa parte) e sta raccogliendo ulteriori adesioni da associazioni locali ed extra-regionali.
Oltre quindici professionisti hanno dato disponibilità pro bono per analizzare la documentazione (attesa dalla Regione).
È attiva una raccolta fondi destinata principalmente alle spese legali, con rendicontazione pubblica e trasparente.
Richieste al Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia: (1) adozione di un quadro normativo vincolante con criteri chiari per individuare aree idonee/non idonee agli impianti a biometano, a tutela di ambiente, paesaggio e
salute; (2) pianificazione trasparente, partecipata e coordinata della transizione energetica, evitando progetti speculativi e privilegiando l’interesse collettivo; (3) promozione di modelli energetici sostenibili, con impianti in aree industriali o già
compromesse, senza consumo di suolo agricolo né perdita di biodiversità, lontano dai centri abitati; (4) percorsi di tutela e valorizzazione del patrimonio rurale e paesaggistico, coinvolgendo i Comuni della Comunità Collinare del Friuli e
riconoscendo il valore dell’ambito C4 della Valle del Cormor; (5) consultazione preventiva e vincolante delle comunità locali, dei comitati civici e delle rappresentanze territoriali nei procedimenti autorizzativi; (6) richiesta dello screening
di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della Direttiva 2011/92/UE, per stabilire se il progetto debba essere sottoposto a VIA completa; (7) sospensione dell’iter autorizzativo dell’impianto a biometano nel
Comune di Pagnacco e verifica approfondita della compatibilità territoriale, ambientale, viabilistica, storica e paesaggistica
TESTO PETIZIONE