“Galoppi di libertà”: arriva a Udine la mostra d’arte che celebra le Giovani Eccellenze

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Dopo il successo del Festival Internazionale delle Giovani Eccellenze a Trieste, la mostra d’arteGaloppi di libertà” è giunta nel cuore di Udine. L’esposizione, organizzata dall’associazione no profit Atelier di Creatività, è visitabile presso il locale Italian Secret in Piazza Giacomo Matteotti n. 18.

La mostra, aperta dal 26 settembre, si sviluppa in due piani e sarà visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre, ogni giorno dalle 9 alle 24. Un’occasione unica per il pubblico di immergersi nelle opere pittoriche e fotografiche di cinque giovani e straordinari artisti under 25 provenienti da diverse nazioni.

Nella Sala Lounge, al primo piano, sono esposte le fotografie di due giovani fotografi:

Andreas Martin Fedrigo (Gorizia): fotografo 20enne, ha iniziato a scattare all’età di tre anni, un talento precoce favorito dall’ambiente artistico familiare. Affetto da DSA, utilizza le fotografie come strumento di contributo sociale e di riflessione: con i suoi scatti filosofici invita a interrogarsi sul senso dell’esistenza, mentre le sue immagini sociali sollevano domande sulle verità veicolate da TV e social media. Le sue opere hanno già attirato l’attenzione di gallerie e critici internazionali, portandolo ad esporre a New York, Parigi, Dubai, Palma di Maiorca, Berlino, Zurigo, Roma e Trieste.

Dott. Aran Cosentino (Udine): fotografo e attivista di 23 anni, si è distinto fin da ragazzino per il suo fervente impegno come difensore del torrente Alberone, alle pendici del Monte Matajur. Sapiente nell’impiegare la fotografia come potente strumento di sensibilizzazione, un talento affinato con passione e dedizione, culminato nel conseguimento della laurea con lode in Arti Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ogni suo scatto è un’opera d’arte, capace di rivelare l’essenza di ogni istante, rendendo ogni attimo eterno e in grado di toccare le profondità dell’anima.

Oltre alle opere fotografiche, sempre al primo piano è esposto anche il quadro “Testa di cavallo”, realizzato negli anni ‘70 e rappresentativo delle opere pittoriche del nonno di Aran, Enrico Cosentino. Si tratta di un omaggio a Enrico, scomparso all’età di 88 anni a Udine nel 2024. Colonnello di artiglieria da montagna in pensione e artista, Cosentino era stato decorato con la prestigiosa Medaglia Mauriziana.

Nella Sala Bianca, al secondo piano, sono esposti i quadri di un giovane pittore e di due pittrici:

Hasan Eshboltayev (Uzbekistan): pittore 19enne, si distingue per il suo stile unico, caratterizzato da un grande spessore cromatico e da dettagli anatomici e architettonici di eccellente qualità. Appassionato di arte pittorica autentica, attraverso video su TikTok, con grande leggerezza e ironia, critica l’arte “spazzatura” valutata milioni di dollari. Le sue opere sono state esposte a Parigi, Roma, Tashkent, Firenze e, nel mese scorso, a Trieste. L’opera esposta si intitola “King of the Throne” ed è una stampa di dimensioni ridotte del quadro originale.

Dott.ssa Natrueporn Klebkeaw (Thailandia): pittrice di 22 anni, laureata in Belle Arti al King Mongkut’s Institute of Technology Ladkrabang, ha la capacità di creare un’arte sospesa tra verità e sogno. La sua peculiarità risiede nel rappresentare i soggetti con un’accuratezza anatomica impeccabile, liberandoli dalla pesantezza della quotidianità. Ammirando le sue tele, ci si immerge in una dimensione metafisica. L’opera esposta si intitola “Gallop of Light” ed è una stampa di dimensioni ridotte del quadro originale, scelta anche come sfondo per la locandina dell’esposizione.

Izabela Kliska (Slovacchia): pittrice e modella 20enne dal carattere indomito, ha trasformato le prove più dure della vita in una fonte di luce creativa. Dopo aver affrontato con coraggio una lunga e grave malattia, esprime attraverso l’arte il suo amore per la natura e per la vita stessa. Per lei, ogni giorno rappresenta una straordinaria avventura ricca di meraviglia e colori. Le sue creazioni celebrano, così, l’essenza autentica della vita, portando con sé un velo di nostalgia per un passato più lento, caratterizzato da rapporti umani più veri e sinceri.

Oltre alle opere pittoriche dei giovani, sempre al secondo piano, nella saletta accanto alla Sala Bianca, è esposto il quadro “Tauromachia”, realizzato nel 1988 da Roberto Cosentino, padre di Aran. Scomparso nel 2016 a causa di una malattia, Roberto era un artista e laureato come Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale all’Università degli Studi di Trieste. Polimata spirituale, tibetologo e studioso di esoterismo, il quadro in mostra rappresenta un omaggio alla sua multiforme cultura e alla passione per l’arte.

L’Associazione Atelier di Creatività, organizzatrice della mostra, invita tutti gli interessati a partecipare alla presentazione con gli artisti, a cura del critico d’arte prof. Vittorio Sutto. L’evento, aperto a tutti, si terrà martedì 7 ottobre alle ore 18 presso Italian Secret, in Piazza Matteotti 18 a Udine.

“Galoppi di libertà” è più di una mostra d’arte: è un invito a credere nel valore e nel talento delle nuove generazioni, troppo spesso criticate e lasciate sole a sé stesse. L’evento testimonia come i giovani possano coniugare tradizione e innovazione, diventando i veri protagonisti nella realizzazione di un futuro, anche artistico, meno distopico del presente.
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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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