Udine, ancora violenza nel cuore della città: 29enne marocchino arrestato per rapina

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Udine non è più la città tranquilla di un tempo. Quello che una volta era il salotto buono del centro, Piazza Libertà, è diventato teatro dell’ennesimo episodio di violenza. Sabato sera un giovane è stato aggredito e derubato da un uomo che, con la scusa di chiedere un’informazione, gli ha strappato la collanina d’oro dal collo dopo averlo colpito con uno schiaffo alla nuca.

L’aggressore, un 29enne di origini marocchine, è stato fermato pochi minuti dopo dagli agenti della Polizia di Stato, già presenti in zona. La refurtiva è stata recuperata e restituita al proprietario, mentre il rapinatore – in regola sul territorio nazionale ma con precedenti specifici – è stato condotto in carcere in attesa della convalida dell’arresto.

Un episodio che, pur conclusosi rapidamente, riaccende i riflettori sul degrado crescente che da tempo caratterizza il centro di Udine. La sensazione diffusa tra cittadini e commercianti è quella di un progressivo abbandono, soprattutto nelle ore serali, quando bande di soggetti pregiudicati o senza fissa dimora occupano piazze e portici, rendendo l’atmosfera sempre più insicura.

La Polizia, nel corso del fine settimana, ha intensificato i controlli: oltre 300 persone identificate, più di cento veicoli fermati e numerosi accertamenti negli esercizi pubblici, in particolare nella zona di Borgo Stazione, da anni al centro delle cronache per episodi di microcriminalità, spaccio e risse. Ma la domanda resta: basteranno i controlli occasionali a restituire sicurezza ai cittadini?

Molti residenti lamentano che Udine, un tempo considerata una delle città più vivibili del Friuli e dell’intero Nordest, stia rapidamente cambiando volto. Aumentano furti, rapine e aggressioni, mentre la percezione di sicurezza crolla. “Non ci si sente più tranquilli nemmeno in piazza Libertà”, raccontano alcuni passanti.

Serve una risposta forte, non solo dalle forze dell’ordine, ma anche dalle istituzioni e dalla politica locale: perché il centro di Udine non può diventare una zona franca, dove il degrado e l’illegalità prendono il posto del decoro e della serenità che hanno sempre contraddistinto la città.

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Redazione
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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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