Vento di crisi politica a Lignano Sabbiadoro

Le ultime settimane di dibattito politico sembrano indicare venti di crisi politica nell’amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro. La più importante località turistica friulana è abituata ad una lotta politica aspra, considerata la posta in palio del governo della città. Le indiscrezioni parlano di una probabile crisi di governo e di elezioni anticipate nella primavera del 2026. Questo è almeno quello che che si prepara sul territorio, fatto salvi possibili interventi pacificatori delle segreterie politiche regionali del centrodestra che governa il Comune. Va detto però che le liste civiche del territorio maldigeriscono, storicamente, interventi “foresti” nel governo locale.

Nel dibattito intervengono due importanti liste civiche lignanesi, Obiettivo Lignano, presieduta da Luca Chiminiello e Vivi Lignano, guidata dal vulcanico Antonio Falzarano, che in molti indicano come il regista in grado di dare una svolta alla futura amministrazione.

Questo il comunicato giunto alla nostra redazione: “La scissione dentro G3enerazioni conferma che la maggioranza che governa Lignano è politicamente logorata e non più in grado di offrire una guida coesa e credibile alla città. Crisi di una maggioranza divisa. Negli ultimi mesi la coalizione si è progressivamente spaccata a causa dei veti incrociati tra Fratelli d’Italia e Forza Lignano, con un assessorato perso da FdI e mai sostituito: un segnale evidente del venir meno di qualsiasi equilibrio politico.

Questo quadro di paralisi amministrativa è oggi aggravato dalla frattura interna a G3enerazioni e dalla pubblica presa di distanza dal vicesindaco, che rendono chiaro come non esista più un progetto comune ma soltanto gruppi contrapposti in conflitto permanente. Una rottura che nasce da lontano. La frattura esplosa oggi dentro G3enerazioni è l’ennesimo capitolo di un percorso politico iniziato anni fa, quando Obiettivo Lignano e Vivi Lignano decisero nel 2020 di lasciare il gruppo consiliare “Io Vivo Qui” per profonde divergenze politiche e di metodo.
Quella scelta nacque dalla volontà di rilanciare un percorso civico realmente aperto, trasparente e indipendente dai giochi di potere interni di Io Vivo Qui volti anche a creare nuovi equilibri e nuovi protagonisti, a partire dall’attuale vicesindaco.
Oggi, di fronte alla resa dei conti interna, risulta evidente come il progetto civico originario sia stato progressivamente logorato. Consiglio comunale svuotato e incoerente.  Alle divisioni politiche si sommano comportamenti istituzionalmente gravi:
– Forza Lignano che non si presenta all’ultimo consiglio comunale,
– il consigliere Prati (FdI) che si astiene sulle direttive alla variante al piano regolatore  presentate dalla stessa maggioranza.
Nel momento in cui si decidono scelte fondamentali per il futuro urbanistico della città, la maggioranza non è in grado di garantire compattezza nemmeno su un atto strategico, delegittimando il proprio operato e indebolendo Lignano nelle decisioni di lungo periodo.
La proposta di Obiettivo Lignano e Vivi Lignano
come forza di opposizione responsabile, non intende partecipare ai giochi di corrente, ma restituire serietà e visione all’amministrazione della città.
Per questo chiede con forza che la maggioranza prenda atto della propria crisi, venga in aula a spiegare ai cittadini quali siano le sue intenzioni e, se non è più in grado di governare con coerenza e trasparenza, restituisca la parola agli elettori, affinché Lignano possa finalmente contare su una guida stabile, competente e unita”.
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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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