
Assemblea ANCE Alto Adriatico: Michele Pecchi è il nuovo Presidente
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L’Associazione Nazionale Costruttori Edili – ANCE Alto Adriatico ha eletto oggi l’ingegner Michele Pecchi nuovo Presidente. Socio e amministratore di Ennio Riccesi Holding s.r.l., impresa storica del Friuli-Venezia Giulia con 75 anni di esperienza nelle opere di edilizia civile e nei restauri, Pecchi succede a Elvis Santin, al quale vanno i ringraziamenti per aver guidato l’associazione negli ultimi 7 anni portando a termine l’integrazione delle associazioni provinciali di Gorizia, Pordenone e Trieste.
Eletti in qualità di vice Presidenti, Luca Brenelli, Amministratore dell’azienda Brenelli Costruzioni, di Pordenone e Maurizio Puntin, Presidente e Amministratore Delegato della S.I.O.S.S. Numerose le sfide che attendono il nuovo presidente dopo il boom di lavoro legato al “Superbonus” e agli appalti pubblici finanziati con il PNRR.
Nel suo primo intervento da Presidente, Pecchi ha immediatamente sottolineato come il successo delle imprese del settore passi dalla piena collaborazione tra tutti gli stakeholder della filiera. Committenti, fornitori, professionisti e istituzioni, lavorando in tavoli di confronto, possono condividere obiettivi e risorse per ottimizzare tempi, costi e qualità delle opere. Parallelamente, il rilancio delle collaborazioni pubblico-private con procedure semplificate e criteri di massima trasparenza, garantirà efficienza e concretezza nella realizzazione di interventi di interesse collettivo.
Pecchi ha poi posto l’accento sulla necessità che la realizzazione di edifici efficienti debba considerare non soltanto la fase costruttiva, ma anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché il loro futuro riuso o riqualifica. «Progettiamo pensando alla vita delle opere nei prossimi decenni, per adattarle con flessibilità alle mutevoli esigenze abitative e sociali della nostra regione», ha affermato, rimarcando che la sostenibilità sarà la linea guida delle scelte imprenditoriali, senza però trasformarsi in un fine a sé stante.
Sul fronte della politica abitativa, ANCE Alto Adriatico intende dare impulso a soluzioni abitative innovative – dal social housing al co-housing, fino ai progetti di rigenerazione urbana – capaci di rispondere alle nuove forme di nucleo familiare e alle diverse fasce di reddito. Allo stesso tempo, la digitalizzazione del settore dovrà essere estesa nell’ottica di ridurre margini di errore, migliorare la trasparenza e responsabilizzare ogni fase del processo.
Guardando al futuro, il Presidente ha ribadito l’importanza di una visione a lungo termine basata su standard elevati di qualità e sicurezza: protocolli avanzati di prevenzione e percorsi formativi dedicati garantiranno la tutela di tutti gli operatori in cantiere. «Concreti, affidabili e proiettati al domani: è così che vogliamo costruire».
Infine, Pecchi ha posto al cuore delle strategie di ANCE Alto Adriatico l’importanza di consolidare le competenze interne alle imprese, favorendo programmi di mentoring e lo scambio sistematico di best practice. «Dobbiamo valorizzare il capitale umano e mantenere vivo il confronto tra colleghi», ha spiegato, indicando nella formazione continua del personale – realizzata in collaborazione con scuole edili, università e centri di ricerca – uno strumento imprescindibile per rispondere alle sfide normative e tecnologiche.
Con questo orientamento, ANCE Alto Adriatico si prepara a un quadriennio di concreto sviluppo, mettendo a sistema competenze, innovazione e collaborazione, per sostenere in modo responsabile e dinamico la crescita del territorio.