Celebrato il centenario della materna di Sant’Osvaldo

“Oggi celebriamo non solo il centenario di una scuola, ma anche la storia di un intero quartiere e di una
comunità che, grazie a questa scuola dell’infanzia, è riuscita a mantenere vivi i suoi valori, la sua identità e il suo senso di
appartenenza. È una grande festa, non solo per Sant’Osvaldo e per la città di Udine, ma per tutta la nostra regione. Per cent’anni questa scuola è rimasta aperta, ha accolto generazioni di bambini, ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per tante famiglie. È un segnale fortissimo di fiducia nel futuro, nel valore dell’educazione e nel lavoro quotidiano, spesso silenzioso, di insegnanti, collaboratori, della parrocchia e delle famiglie”.

Così l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha portato il saluto dell’Amministrazione regionale alla cerimonia per i
cent’anni del polo dell’infanzia di Sant’Osvaldo a Udine, che oggi ospita 95 bambini tra nido e materna. L’asilo nacque nel
1925 per volontà della comunità in un momento cruciale per la rinascita del quartiere di Sant’Osvaldo, duramente colpito
dall’esplosione delle polveriere nell’agosto del 1917.

La storia del plesso è stata ripercorsa dallo storico locale Gaetano Vinciguerra, mentre i saluti istituzionali sono stati
portati, oltre che dall’esponente dell’Esecutivo regionale, anche dal sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, dal direttore
dell’Ater Lorenzo Puzzi (all’epoca l’Ater donò il terreno su cui sorge la scuola), dal parroco di Sant’Osvaldo Ezio Giaiotti e da
monsignor Luciano Nobile, vicario urbano.

“Ringrazio di cuore mamme, papà, nonni, insegnanti e naturalmente i bambini, protagonisti di questa giornata meravigliosa. Porto il saluto gioioso della Regione, perché festeggiare i 100 anni di una scuola è un evento raro, che merita tutta la nostra riconoscenza e il nostro orgoglio – ha detto Zilli -. In tempi in cui nascono sempre meno bambini, avere realtà come questa, capaci di accogliere e supportare le famiglie, è un segnale importante; ci ricorda quanto sia fondamentale costruire luoghi semplici, autentici, dove si condividono i valori della crescita, dell’educazione e della comunità”.

“Questo anniversario – ha detto ancora l’assessore – è il frutto della perseveranza e dell’impegno di tutti coloro che in questi
decenni si sono spesi con amore, dedizione e competenza”.

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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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