
Controcorrente. Convegno a Tavagnacco: “Una sanità a misura di persona o di algoritmo?”
Condividi su:
Sabato 24 maggio al teatro immersivo “Paolo Maurensig” di Feletto Umberto nel Comune di Tavagnacco, si è svolto il convegno sulla sanità in FVG su proposta del Consigliere Comunale di Udine Stefano Salmè, proposta rivolta all’Associazione “Costituzione in Azione APS” la quale, sensibile all’argomento, ha organizzato l’evento a cui hanno partecipato diverse personalità legate all’ambiente medico e giuridico.
L’importante affluenza del pubblico all’evento denota la sensibilità, la preoccupazione e perché non dirlo, l’incertezza sul futuro della sanità visto l’ingresso sempre più prepotente della tecnologia digitale.
La presidente dell’associazione “Costituzione in Azione”, Romina Seravalli, dopo i saluti alle autorità ed il benvenuto al pubblico, ha dato la parola al consigliere comunale Stefano Salmè che ha introdotto l’argomento e il titolo dell’iniziativa: “La Sanità in FVG: …..a misura di persona….. o di algoritmo?”
Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale di Trieste Ugo Rossi, che ha presentato e messo a disposizione del pubblico un vademecum per poter ottenere il rispetto delle tempistiche previste per l’ erogazione di una determinata prestazione sanitaria (in base al codice di priorità).
A conclusione di questi interventi ha preso la parola la moderatrice e conduttrice della serata Giulietta Beele (fisioterapista e membro attivo di Costituzione in Azione) per presentare i relatori, ben cinque. Il primo ad intervenire è stato il dott. Kizito Misehe medico di famiglia, il quale ha illustrato le cause di uno dei principali disagi della sanità, vale a dire i tempi d’attesa per l’ erogazione di prestazioni da parte del Servizio Sanitario Nazionale e conseguentemente del ruolo, spesso preponderante, delle strutture private. Nel secondo intervento il dott. Amato De Monte si è soffermato sulle problematiche della comunicazione nella gestione sanitaria della salute e ha approfondito il tema della farmacovigilanza. Il terzo relatore del convegno è stato il Difensore Clinico Raffaele Varvara, membro fondatore del Comitato “di Sana e Robusta Costituzione” nato con l’intento di favorire la relazione e ripristinare la fiducia tra pazienti, medici e servizio sanitario, riumanizzare le cure e garantire la salute degli italiani in una fase di estrema criticità della nostra sanità; riguardo le trasfusioni di sangue ha messo in evidenza il diritto e la possibilità del paziente di ricevere sangue da donatori che in epoca pandemica hanno fatto la medesima scelta in tema di profilassi. Restando sempre in campo sanitario, questa volta è toccato all’ avvocatessa Alessandra Devetag affrontare, dal punto di vista storico e legislativo, le attuali politiche sociali ed economiche guidate dal business tra i due colossi dell’interscambio finanziario, quello farmaceutico e quello digitale, anche tramite il controllo degli enti istituzionali. E la volta dell’ ultimo relatore, il dott. Daniele Giovanardi proveniente da Modena, il quale ha raccontato le proprie esperienze e gli aneddoti di chi ha vissuto da medico e ha diretto un Pronto Soccorso, di come ha visto da vicino gli accordi sindacali, i flussi finanziari ed i rapporti con i medici convenzionati e non, mostrando il lato oscuro della sanità italiana.
Dopo quest’ultimo intervento la parola è passata al pubblico; tante, tantissime le domande a conferma della sensibilità e preoccupazione riguardo il futuro della sanità italiana, soprattutto in un periodo storico e geopolitico piuttosto convulso dove i conflitti di interesse tra case farmaceutiche, istituti finanziari e istituzioni pubbliche generano molti dubbi e sfiducia nella popolazione.
A chiusura del convegno i relatori, dopo avere risposto ad ogni domanda del pubblico presente in sala, hanno reso disponibili alcuni documenti inerenti le tematiche affrontate durante la serata.
Un generoso applauso ha congedato i relatori e lo staff