Il Friuli sotto choc rende omaggio alla vittima Guerrina Skocaj e all’eroe Quirin Kuhnert

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Il Friuli si è svegliato in un clima di dolore e incredulità. L’ondata di maltempo che ha investito la regione, con piogge torrenziali cadute in poche ore e fiumi trasformati in torrenti di fango, ha provocato danni ingentissimi, paesi isolati e, soprattutto, due vittime: Quirin Kuhnert e Guerrina Skocaj.

Interi comuni sono stati travolti dall’acqua: strade sprofondate nel fango, case allagate, famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni, aziende agricole messe in ginocchio. I vigili del fuoco e la Protezione civile hanno lavorato senza sosta per trarre in salvo persone bloccate ai piani alti, mettere in sicurezza ponti e argini, ristabilire i collegamenti con le frazioni rimaste isolate.

Nel crollo di una casa, causato dal cedimento del terreno reso instabile dalla pioggia, hanno perso la vita Quirin Kuhnert, oste trentenne nato in Germania ma ormai pienamente inserito nella comunità friulana, e Guerrina Skocaj, 83 anni, pensionata e corista della parrocchia che frequentava con assiduità.

La tragedia ha colpito il paese nel profondo, ma ciò che ha scosso l’intero Friuli è soprattutto la dinamica degli ultimi istanti di Quirin. Quando si è reso conto del pericolo imminente, non ha pensato a mettersi in salvo: ha cercato di aiutare chi era con lui, nel tentativo di strappare un’altra persona alla furia della frana. È rimasto sotto le macerie proprio mentre cercava di salvare una vita. Un gesto istintivo, dettato da un senso del dovere verso il prossimo che oggi tutta la regione riconosce come autentico eroismo.

Nei bar, nelle sagre sospese, nelle chiese e sui social, il suo nome ricorre di continuo. In molti lo ricordano come un punto di riferimento del paese: l’oste che aveva scelto il Collio come casa, che parlava tedesco e italiano e dava una mano come interprete nelle feste e nelle iniziative del borgo. La sua storia si intreccia con quella di Guerrina Skocaj, figura amatissima della comunità, voce del coro parrocchiale e presenza discreta ma costante nella vita della chiesa.

L’opinione pubblica friulana è sotto choc, ma al tempo stesso unita da un sentimento comune: ammirazione profonda per l’uomo che si è immolato pur di salvare un’altra persona. Il volto sorridente di Quirin Kuhnert è diventato il simbolo di queste giornate drammatiche, il segno che, anche nei momenti più bui, esiste ancora chi mette la vita degli altri davanti alla propria.

Mentre continua la conta dei danni e si lavora per riportare alla normalità i paesi devastati dall’acqua e dal fango, il Friuli si stringe attorno alle famiglie di Quirin Kuhnert e Guerrina Skocaj. Nel lutto collettivo, il sacrificio del giovane oste tedesco-friulano resta come un esempio di coraggio e umanità che nessuno, in questa terra ferita, ha intenzione di dimenticare.

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Redazione
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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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