
Per il dopo Fedriga scaldano i motori Ciriani e la Cisint
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Nelle ultime settimane sui social è circolata la voce di una possibile candidatura del direttore de Il Tempo, l’udinese Tommaso Cerno, già senatore del Pd, come governatore del Fvg. La soffiata appare più un ballon d’essai per saggiare le reazioni, che una reale opzione per il dopo Fedriga.
Tramontata l’ipotesi del terzo mandato per Zaia, le possibilità di una legge regionale friulgiuliana che possa superare la normativa nazionale appare in salita. Tutto appare legato ad una difficile trattativa nazionale che sarà più comprensibile dopo la scelta del nome che dovrà raccogliere l’eredità del doge Zaia.
Se Fedriga non dovesse spuntarla sono due le alternative pronte in panchina, anche se dovremmo parlare di “panchina dorata”, considerato che entrambi godono di un ricco scranno a Bruxelles. Parliamo ovviamente di Alessandro Ciriani, già sindaco di Pordenone e di Anna Maria Cisint, la lady di ferro di Monfalcone.
Entrambi stanno costruendo tenacemente sul territorio una “rete” in grado di scendere in campo velocemente quando i partiti di centrodestra decideranno di sbrogliare la matassa.
Anche sulle tempistiche è difficile fare una previsione: nel caso in cui il terzo mandato per Fedriga non dovesse essere approvato, per il governatore triestino si porrà infatti una scelta difficile. Le elezioni politiche sono già state fissate a giugno del 2027, mentre la scadenza naturale per la legislatura regionale è la primavera del 2028. Difficile immaginare che Fedriga decida di “perdere” il treno per Roma senza garanzie sul terzo mandato e sono in molti quindi a scommettere che il governatore deciderà di dimettersi per garantirsi un sicuro seggio al parlamento nazionale. In questa ipotesi avremmo quindi elezioni regionali anticipate e un grande election day che riunirebbe elezioni nazionali, regionali, quelle dei principali comuni della regione (Trieste, Gorizia, Codroipo etc.) e, con ogni probabilità anche le elezioni per le redivive province.