Presentata la ventiseiesima edizione di PORDENONELEGGE

“Per la Regione questa è una delle esperienze culturali più prestigiose che può vantare. Il merito è di chi ha immaginato a suo tempo e di chi per tutti questi anni ha portato avanti una rassegna che ha molti meriti: promuovere la nostra terra attraverso la cultura, far convergere a Pordenone decine di migliaia di appassionati alla lettura e al ragionamento
e, soprattutto, riscoprire la cara, sana e vecchia abitudine a pensare. Il pensiero è un presupposto indispensabile per la
libertà e dunque è giusto che Pordenonelegge sia dedicato ai libri e alla libertà”.

Il vicegovernatore e assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, è così intervenuto oggi alla presentazione della 26.
edizione di Pordenonelegge, in programma nel capoluogo del Friuli Occidentale dal 17 al 21 settembre. Alla presenza del presidente della Fondazione organizzatrice della manifestazione Michelangelo Agrusti, del direttore artistico e amministrativo Gianmario Villalata e di Michela Zin nonché del sindaco della città Alessandro Basso, l’esponente dell’esecutivo Fedriga, nel suo intervento, ha sottolineato come la conoscenza del passato e la capacità di interpretare il presente siano strumenti indispensabili per affrontare le sfide future, con il pensiero critico che diventa la chiave per governare le nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale. “Questi aspetti – ha detto Anzil – non possono essere arginati ma, al contrario, possono e devono essere governati con il ragionamento e con la cultura, come Pordenonelegge ha insegnato negli anni”.

Il vicegovernatore ha inoltre ricordato che la Regione ha scelto di investire in maniera prioritaria sulla cultura, nella
convinzione che sia “uno straordinario strumento per creare un luogo dove sia bello vivere, tanto per i residenti quanto per chi viene da fuori. Per fare questo non basta avere una visione, è necessaria anche la capacità di trasformare le idee in azione: una virtù molto imprenditoriale che Pordenonelegge ha saputo incarnare”.

Secondo Anzil, il festival è anche esempio di un raro e prezioso legame tra industria, impresa e cultura, che apre prospettive
significative in vista di Pordenone Capitale italiana della cultura. “Una città che è cuore pulsante dell’industria e al
tempo stesso centro nevralgico della cultura – ha detto – è simbolo di come il territorio sappia unire le proprie forze e
costruire futuro”.

Il vicegovernatore ha concluso ribadendo la missione di Pordenonelegge quale agenzia culturale al servizio del
territorio, capace di trasformare visioni in azioni concrete.
“Investiamo in cultura – ha ricordato Anzil – perché crediamo che la nostra Regione, terra di confine, possa fare della cultura di frontiera lo strumento per unire forze diverse in una visione comune, pluralista e polifonica, che ci aiuti a vivere meglio”.

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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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