
Professionisti del denario, non della maglia
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Quando una squadra viene costruita con giocatori attratti principalmente dal progetto economico e non da un reale senso di appartenenza, è inevitabile che al primo richiamo di offerte più allettanti qualcuno scelga di andare altrove. Non è una sorpresa, ma la diretta conseguenza di una strategia precisa. L’Udinese, come molte altre squadre italiane, si trova davanti all’ennesima estate di profonda trasformazione. Dopo Bijol, Lucca e Thauvin, anche Oumar Solet avrebbe manifestato la volontà di cambiare aria.
Il difensore francese, sotto contratto fino al 2027, ha già respinto una proposta di rinnovo che lo avrebbe legato al club fino al 2028. La società, come da filosofia, non trattiene nessuno controvoglia. Tuttavia, la progressiva perdita dei punti di riferimento rischia di svuotare il progetto tecnico e indebolire l’identità della squadra.
Il punto è semplice: se si costruisce un gruppo composto da professionisti che non hanno un reale legame con la maglia o il territorio, non ci si può sorprendere se le loro scelte seguono logiche strettamente economiche. È il calcio moderno, certo. Ma è anche un modello che mostra sempre più i suoi limiti.
Thauvin, tornato in patria, ha lasciato non solo un vuoto tecnico, ma anche simbolico. E ora l’eventuale cessione di Solet, valutato circa 30 milioni di euro, sarebbe un altro segnale di una squadra in continuo smantellamento. Un copione già visto, come l’anno scorso con Nehuén Pérez, ceduto al Porto nelle ultime ore di mercato.
A questo punto, il calcio italiano deve scegliere che strada seguire: continuare a rincorrere un modello sempre più apolide, privo di bandiere, colori e identità locale, o ripartire da ciò che lo ha reso unico – il legame col territorio, il vivaio, la passione autentica.
L’Udinese è stata a lungo un esempio virtuoso. Ma oggi rischia di diventare simbolo di un sistema che premia il breve termine, penalizzando la costruzione di un’identità vera. E il tifoso, quello vero, chiede qualcosa di più di una semplice compravendita estiva.