
Sequestrati due chili di droga. Arrestati due pakistani. Adiacenze Cavarzerani buco nero di spaccio
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A pochi passi dall’ex caserma Cavarzerani, oggi centro di accoglienza per richiedenti asilo, si estende un’ampia area verde che negli ultimi mesi è diventata un vero e proprio “buco nero” della droga. Qui, tra siepi e parcheggi, le forze dell’ordine hanno individuato un punto nevralgico dello spaccio cittadino, frequentato da acquirenti provenienti da tutta la regione.
Nella tarda mattinata di venerdì scorso, un controllo straordinario della Squadra Mobile di Udine in via Cividale ha portato a un importante sequestro. Gli agenti hanno notato due uomini che prelevavano da una siepe una busta nera e ne frazionavano il contenuto in più punti del prato vicino. Pochi minuti dopo, i due hanno venduto 6,6 grammi di hashish a un automobilista, poi identificato e segnalato come assuntore.
Il successivo intervento, condotto con il supporto di un’unità cinofila della Guardia di Finanza, ha permesso di scoprire il nascondiglio: all’interno erano occultati 2,05 chili di hashish suddivisi in panetti e 102 grammi di cocaina pronta per la vendita al dettaglio.
I due uomini, cittadini pakistani di 39 e 31 anni, entrambi titolari di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, sono stati arrestati e condotti in carcere. Durante l’operazione sono stati sequestrati anche 5.145 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Il giudice per le indagini preliminari Roberta Paviotti ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.
L’episodio riaccende l’attenzione sul degrado dell’area attorno all’ex Cavarzerani, dove le segnalazioni di movimenti sospetti, piccoli traffici e assembramenti notturni si fanno sempre più frequenti. I residenti denunciano da tempo la trasformazione dei parcheggi e delle zone verdi limitrofe in centrali di spaccio a cielo aperto, chiedendo interventi più incisivi per restituire sicurezza e vivibilità a uno dei quartieri più delicati della città.


