Zalukar: “Natisone, dopo un anno emergono inquietanti dubbi sulla catena dei soccorsi”

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Dopo un anno, la tragedia del Natisone è approdata in Consiglio regionale dove si è discusso in merito alla catena dei soccorsi, oggetto di due interrogazioni presentate tempo addietro a cui l’assessore Riccardi ha risposto soltanto oggi. E proprio dalle risposte dell’assessore emergono inquietanti dubbi sull’efficienza del sistema di soccorso.
Si è trattato in primis della mancanza di procedure operative condivise tra le Centrali di Palmanova (Nue 112 e Sores) e le Sale operative dei Vigili del fuoco. Tale carenza sarebbe verosimilmente all’origine del ritardo d’impiego dell’Elisoccorso regionale, visto che erano disponibili due elicotteri, di cui uno dedicato proprio al soccorso tecnico urgente.
L’assessore Riccardi ha detto che è auspicabile l’adozione di apposite procedure operative che coinvolgano le Centrali di Palmanova e i Vigili del fuoco. A conferma che procedure per il soccorso tecnico urgente non c’erano allora e non ci sono oggi.
La questione assume toni kafkiani quando l’assessore Riccardi dichiara che l’eventuale definizione per l’impiego dell’elisoccorso nell’ambito di un’attività di soccorso tecnico urgente di competenza dei Vigili del fuoco dovrà avvenire sulla base di una precisa richiesta da parte di chi ha la titolarità della competenza per quella tipologia di soccorso.
Ma come? La Regione ha in funzione dal 2022 un proprio elicottero dedicato al soccorso tecnico urgente, oltre al trasporto infermi di codice bianco e verde (e pure su questo ci sarebbe da discutere), e oggi l’assessore ci dice che questa attività è di competenza dei Vigili del fuoco.
Eppure su questo punto affiora un documento che sembra smentire l’assessore; infatti, il manifesto di avvio del servizio così recita: “L’elicottero diurno, di nuovo inserimento, verrà prevalentemente utilizzato per Trasporti secondari differibili; Trasporto Organi; Ricerca Dispersi; Recupero Illesi in ambiente ostile; Recupero Codici Bianchi in ambiente ostile; Recupero Salma; Addestramenti; Riconfigurazione elicottero; Eventi con maxiafflusso” (nota ASUFC, Prot. n. 0155194-P / GEN / ASUFC dd 30/09/2022).
Quindi tra i compiti assegnati al secondo elicottero diurno c’è anche il soccorso tecnico urgente di “Recupero Illesi in ambiente ostile”, proprio la situazione in cui si trovavano i tre ragazzi al momento dell’allarme. L’elicottero di Campoformido poteva raggiungerli in una decina di minuti e così salvarli, ma non è decollato.
Adesso cominciamo a capirne il perché dalle parole dell’assessore Riccardi, secondo cui avrebbero dovuto essere i Vigili del fuoco a farsi avanti per chiedere una convenzione. Fatto sta che non sono mai state puntualmente regolamentate le modalità d’ingaggio di questo elicottero.
E allora perché la sanità regionale ha dedicato un elicottero al soccorso tecnico urgente, se questo servizio non lo poteva fare? È una risorsa preziosa che costa due milioni di euro all’anno, perché nessuno si è mai preoccupato di utilizzarlo al meglio?
Restiamo in attesa di una risposta, ma comunque emerge un quadro assai inquietante sullo stato del sistema di soccorso in FVG, che sembra procedere a compartimenti stagni, privo di un coordinamento efficace, che indirizzi una gestione per processi piuttosto che per competenze, dove inevitabilmente la burocrazia è dominante.
Sono morti tre ragazzi, tre pompieri e un infermiere sono accusati di omicidio, ma pare che non sia stato tratto alcun insegnamento da questa tragedia.

Walter Zalukae

Associazione Costituzione 32

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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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