Ottomila presenze al settimo motoraduno nazionale “Città di Udine”

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Sono stati 8.000 tra motociclisti, curiosi e appassionati del mondo delle due ruote (e non solo) le persone che hanno transitato nel capoluogo friulano in occasione della 7°edizione del motoraduno nazionale “Città di Udine” – organizzato dallo storico Motoclub Morena – che si è tenuta da venerdì a domenica con base in piazza Primo Maggio.

Nella tre giorni dedicata alla scoperta del territorio iscritti da tutto il Friuli Venezia Giulia e fuori regione da Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Toscana, Umbria, Campania, Marche e Puglia. Sono 4 i motoclub regionali ad aver partecipato e 15 quelli extra regione. È umbro il gruppo più numeroso, campano quello proveniente da più lontano. Sono pugliesi (I Lupi e LB Ride) i partecipanti singoli che hanno percorso più chilometri per partecipare, ben 1.370. Il modenese Luciano Novi, classe 1943, è il partecipante più anziano. Aumentate del 25% (rispetto al 2024) le presenze dei centauri, rilevate dai direttori di gara. Quest’anno si sono contati 450 motociclisti.

Due i momenti clou della manifestazione. Il primo, il giro turistico di sabato con un percorso di circa 130 chilometri tra Collio Goriziano e Slovenia. Dopo la partenza da Udine hanno attraversato Premariacco, Corno di Rosazzo, con ingresso in Slovenia per la visita al Sacrario militare di Oslavia. A seguire hanno fatto tappa al Museo della Grande Guerra di Gorizia, poi sosta a Nova Gorica per il pranzo. Per finire in Piazza Transalpina, simbolo dell’unità europea. Nel rientro a Udine hanno toccato Gorizia, San Lorenzo Isontino, Capriva, Cormons, San Giovanni al Natisone, Manzano e Buttrio. Il secondo,il moto-giro in omaggio alla città domenica mattina in cui tutti gli iscritti hanno fatto una vera e propria parata di circa 40 chilometri che dal centro di Udine è passata per San Gottardo, Remanzacco, Moimacco, Ziracco, Bellazoia, Zompitta, Remugnano, Reana del Rojale e Godia.

 Durante il weekend in Giardin bancarelle di abbigliamento motociclistico; esposizioni di moto nuove, usate e d’epoca; dragster, vespe, cinquantini e moto custom, pit bike, corsi di guida per bambini e fornitissimi chioschi enogastronomici. Novità di quest’anno la collaborazione con il Buffalo Food festival: fiumi di birra tradizionale e artigianale d’Italia e del mondo, i migliori street food, cocktail bar e stand aperti tutto il giorno

Buon riscontro anche per quanto riguarda la partecipazione di persone e gruppi che hanno usufruito della possibilità di campeggiare gratuitamente presso il campo sportivo di Sant’Osvaldo, grazie alla disponibilità del Comune di Udine e della società sportiva locale. Area recintata e sicura, con servizi minimi garantiti per accogliere i motociclisti in arrivo da tutta Italia.

Venerdì a dare il via alla manifestazione è stato Sergio Ammirati, presidente del Motoclub Morena, che ha sottolineato: “Sette anni fa è iniziata questa avventura, e non è mai stato facile organizzare una manifestazione così. Ma oggi siamo più forti che mai, grazie al supporto della Regione, del Comune, e soprattutto dei volontari che rendono possibile tutto questo. E grazie alla FMI, possiamo portare con orgoglio il nostro marchio in tutta Italia. Quest’anno i rinumeri sono in crescita, ma c’è mancata la partecipazione delle Isole”. Il comandante della Polizia Locale, Eros Del Longo, ha portato un messaggio di sicurezza e vicinanza: “Il motociclista è un utente debole della strada, ma troppo spesso non è lui il responsabile degli incidenti. Sono uno di voi, vado in moto da quando avevo 14 anni, e domani sarò tra voi come nuovo iscritto al Motoclub Morena”. Presenti anche numerose autorità: lassessora allo Sport del Comune di Udine, Chiara Dazzan – che sabato, come “zavorrina”, ha fatto il giro mototuristico insieme al comandate Del Longo – ha raccontato la sua esperienza personale: “Sono partita dalla bicicletta, poi lo scooter, e questo’anno ho fatto il mio primo giro in moto… da passeggera! Ho scoperto quanto valore c’è in questa realtà: non è solo passione, ma un veicolo – nel vero senso della parola – di esperienze e relazioni preziose per il nostro territorio”. È stato emozionante anche l’intervento Giuliano Gemo, tra i padri fondatori del Morena: “Abbiamo saputo adeguarci al tempo. Un tempo eravamo tra i Motoclub più importanti d’Italia, con 200 piloti. Ora siamo ancora qui, con la stessa voglia di crescere e innovare”. Il direttore di gara Luca Magri ha spiegato il valore competitivo del raduno, che assegna punti per il campionato nazionale FMI e rappresenta una delle tappe più ambite: “La qualità dell’organizzazione fa alzare l’asticella ogni anno”. Presenti anche i consiglieri regionali Roberto Novelli e Mauro Di Bert, entrambi vicini al mondo motociclistico: “Dalla strada alle autoscuole, ho contribuito a formare generazioni di motociclisti – ha detto Novelli – oggi c’è una maggiore consapevolezza. I giovani vedono la strada come un luogo da vivere con rispetto”.

“Il Motoclub Morena – ha aggiunto Di Bert – è un esempio di turismo slow e autentico, perfetto per far conoscere le meraviglie del nostro Friuli Venezia Giulia”. A chiudere gli interventi, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin: “Vi invito a rallentare… ma solo con gli eventi! Il Motoraduno è una grande occasione per costruire legami, mostrare il nostro territorio e far venire voglia di tornare”.

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Nato da un'intuizione del dott. Stefano Salmè, il Giornale del Friuli si pone la missione di valorizzare la storia bimillenaria del Friuli e, nel contempo, raccontare la contemporaneità con un'informazione libera e controcorrente. Stefano Salmè è iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2002 e si è laureato con lode in Storia, all'Università di Trieste, con una tesi sul Risorgimento friulano.

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